scrivere per vivere vivere per scrivere

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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

lunedì 14 dicembre 2015

Il post Natalizio più inutile del mondo, facezie tra il banale e lo psichiatrico



Un po' per vezzo un po' per noia ripropongo uno dei primissimi post di questo blog, è passato un anno dalla sua apertura (anche se è operativo e a pieno regime da circa sette otto mesi). Scrissi allora un piccolo sfogo.
Considerando gli avvenimenti che hanno caratterizzato questo 2015 che si sta per concludere devo dire che rileggendolo ho trovato tutto attualissimo. In merito alle vicende della vita, le mie considerazioni sono sempre disincantate e velate di amarezza.
Devo dire che gli accadimenti e la schiacciante realtà hanno svolto il loro ottimo lavoro nello spegnere le illusioni della gioventù, posso però affermare che la speranza è invece sempre pronta a essere alimentata da quello che di buono e bello mi circonda: una pacca sulla spalla di incoraggiamento da parte di un amico, il sorriso e la gioia del mio piccolo bambino, i gesti di altruismo di chi mi circonda, compresi coloro che conosco solo virtualmente e da luoghi lontani sono stati cari e gentili con me, l'amore della mia Donna che sopporta un energumeno di un metro e novantacinque totalmente fuori di testa.
Però, però perbacco, si fa fatica a restare saldi e retti in questo mondaccio infame dove tutto concorre a spegnere e annichilire il bello, il buono e il giusto.
Si tira avanti? Ma certo che sì.
Mai come ora i massimi sistemi hanno poco senso, le ideologie sono così lontane e inutili. Verrà il momento dove gli uomini di buona volontà, singolarmente, in piedi con gambe forti e ben divaricate sui cumuli di macerie della società dell'odio e dell'indifferenza ricominceranno a costruire rapporti veri e veramente umani. Singolarmente ma uniti da quella che un poeta definì "corrispondenza di amorosi sensi".  Accadrà? È già in atto ma non siamo più capaci di coglierne i segnali? Non lo so, ai saggi l'ardua sentenza.
Ecco, qui sotto il delirio del post del 2014. Auguri né, tanto per dire.


"E' Natale, siamo tutti più buoni. Nessuno farà cattivi pensieri, Non ci saranno azioni malvagie. Finalmente concordia tra gli uomini. Finiranno le guerre di religione. Stop all'odio razziale. Per la prima volta  qualcuno prenderà in mano un libro scoprendo che la maggior parte delle cose sono già state scritte o dette e si sentirà meno originale. Finalmente la cultura, la bellezza, l'arte, l'amore, prenderanno il posto della volgarità, della bruttezza morale, dell'ipocrisia. La cattiveria verrà bandita. Respiriamo quest'aria di fratellanza. Siamo tutti fratelli sotto questo cielo. 
Però, cavoli, a giudicare dagli scandali, dalla corruzione, dalla quantità di omicidi, dalle stragi, dalla quantità di perfidia e malevolenza, fratelli e figli  della stessa Puta Madre."


© 2015 di Massimiliano Riccardi.

50 commenti:

  1. Eeheh, come dice Francesco Gabbani nella sua "Amen": "elaboriamo il lutto con un amen - dimentichiamo tutto con un amen." ;)

    Io, da egoista qual sono, penso al MIO Natale e a quello dei miei cari. E' solo essendo tutti egoisti per se stessi, che si può star tutti bene. Insieme.


    Ispy

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    1. Ma sì Ispy, più o meno è così, si riparte da se stessi, si lavora su se stessi, pesantemente e spietatamente, poi dopo, con calma, si interagisce, saldi e forti dei propri convincimenti.

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  2. Noto che il deteriorarsi del mio sentimento natalizio è stato progressivo nel tempo, con una brusca accelerata nel corso degli ultimi due anni. Ho smesso anche di addobbare l'albero. Certo alcune cose inevitabili, e anche in fin dei conti gradite, rimangono, come i pranzi dai parenti e i regali ai bambini. Ma per il resto, nulla.

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    1. Ivano, per il resto nulla, è proprio vero. I buoni propositi, le intenzioni, le tradizioni, sono nulla se non avvalorate dai fatti e da sentimenti veri. Siamo nell'epoca del nulla. Del vuoto a perdere. O si riparte dall'uomo o va tutto a puttane. Per me, oggi, il natale è il solstizio d'inverno, più in generale il Natale ha senso solo perché ha senso per i miei bambini.

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    2. Nonno Ivano non fa più l'albero di natale, ahi ahi ahi :P

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    3. Oramai Ivano è "nonno Ivano", dopo il post di Ispy hahahaha

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  3. Ciao Cassidy, grazie. Magari prima o poi cambiano, dai. Ti dico, ci credo poco ma spero. Per chi è più giovane, per i miei ragazzi, boh, vedremo.

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  4. A me delle feste frega ormai poco, ma credo che a livello personale, chi ritenga di farlo, è giusto che le viva al meglio.

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  5. Sono anch'io un disilluso del natale, l'unica voglia di festeggiare mi viene (che te lo dico a fare) dalla bimba, perché lei è ancora piccola e ama queste cose come l'albero addobbato e il presepe e gli scambi di auguri, e allora festeggio per lei :-)

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  6. Concordo con tutti! Natale è Natale se ci sono bimbi piccoli.
    Per noi "grandi" (1 metro e nemmeno 60..:( ) Natale è un giorno come un altro. Forse peggio perchè se si riesce a fermarsi a pensare un attimo di più, ci si rende conto di quanto c'è ancora da fare per rendere la nostra vita non dico migliore ma almeno meno schifosa.
    Intendo la vita di tutti con la parola nostra.
    Poi, luminarie quasi ovunque, tutti che chiedono soldi perchè a Natale bisogna essere più buoni.. e che? A santo Stefano ci dobbiamo accoltellare? Che serve essere più buoni un solo giorno all'anno?
    Se riuscissimo non dico a fare tutto quanto tu hai elencato ma almeno qualcosina saremmo già sula buona strada.
    E chiudo con una domanda. Qualcuno di voi conosce la strada per Utopia????? O devo scomodare Thomas More?
    Sono pessimista? Un po'....

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  7. Brava Patricia, vedo che siamo tutti, più o meno, sulla stessa linea. In merito a Tomaso Moro, meglio non scomodarlo, ha fatto una brutta fine... diciamo che ha perso la capoccia per le sue idee gh gh gh gh

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    1. Lo so! Ma noi... riusciamo ancora a sederci????
      Ops!!!!! una signora non dice certe cose.... ahahahahahahahahh

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    2. Patri, concordo su tutta la linea!

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  8. I post di Natale (di tutti!) sono sempre gli stessi perché le cose vanno sempre nello stesso modo e, a meno che uno non faccia una scelta seria di quelle che ti catafottono (per citare Camilleri) l'anima e il corpo, andrà sempre così. Penso che cambiare si può, l'importante è non aspettare che lo faccia l'altro. In fondo di fronte ad un accadimento c'è chi reagisce in un modo e chi in un altro, quindi vuol dire che dipende dalla persona e non dall'accadimento in sé. E, secondo me, ne è riprova il fatto che i poveri sono generalmente più contenti e felici dei ricchi. Ci sarà un motivo, no?

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    1. Juan, oste mio, in linea di massima sono concorde, ci sarebbe da discutere su quanto influiscono gli accadimenti piuttosto che la predisposizione dei singoli. Dovremmo aprire un capitolo infinito che spazia dall'antropologia, passa dalla sociologia, e termina con l'etica. Sempre acuto il vecchio Juan Segundo.

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  9. Il Natale di oggi è cambiato molto rispetto al Natale di quando eravamo bambini noi. Non è solo per via del fatto che siamo cresciuti e che ora siamo disillusi... è proprio il Natale ad essere cambiato. Guardo gli occhi dei bambini di oggi e non riconosco in loro la stessa felicità che avevamo noi quando scartavamo i regali. A loro manca quella "magia" che rendeva speciale il Natale. Probabilmente un po' è colpa nostra che ce la siamo tenuta per noi, gelosamente immortalata nei nostri ricordi...non saprei

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    1. Tom, probabilmente da bambini avevamo poco (il mio regalo erano un paio di scarpe perché c'era la tredicesima e durante l'anno non si poteva), comunque meno rispetto a tutto quello che c'è oggi. Non lo so nemmeno io.

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  10. Il mio natale da anni è semplicemente un paio di diger seltz alla sera del 25 e del 26 (^_^;)

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    1. Mica solo per Natale ^_^ raccontala tutta...

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    2. E invece sì, perché è solo a natale che ne prendo 2 di diger seltz
      (-_-;)

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    3. Hahahaha Michele, il mio Natale è sempre più un riscoprire valori: valore della glicemia, del colesterolo, dei trigliceridi.

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  11. Natale si prende colpe e responsabilità che non sono sue, ma dell'imbecillità umana (che mi pare costante in saecula saeculorum). Non amo le festività, in generale. Però... ci sono motivazioni concrete XD. Voglio dire che se qualcuno riesce a passare bene e in armonia il Natale o ChiPerEsso, io ne sono felice.
    Ciao Massimiliano ^^

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    1. Ciao Glò, certo, il Natale è stigmatizzato da tutti per ragioni che spesso non attengono a nulla se non al semplice "essere contro" di posa. C'è da dire che è diventato il simbolo della ricorrenza religiosa più ipocrita e consumistica dell'anno. Personalmente ribadisco che vivo questa ricorrenza con gioia solo perché mi diverto con i miei bambini, o meglio, godo del loro divertimento. Personalmente le festività in generale mi mettono malinconia in quanto stanno diventando una conta dei caduti. Sempre più sedie vuote intorno al tavolo. Alla fine il Natale è un'icona, e come tutti i simboli suscettibile di discussioni "allargate". Non voglio fare l'iconoclasta, dal post si è capito, mi soffermo solo sull'ennesimo momento di furia buonista pret a porter. Massimo rispetto per coloro che vivono questa ricorrenza con spirito religioso, in certa misura è un mondo che mi appartiene, sono di estrazione cattolica è ricordo la Messa di mezzanotte con i nonni con estrema tenerezza e nostalgia.

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    2. Ti confesso, Massimilano, che io patisco la compagnia (esclusa la mia famiglia in senso stretto) di queste festività, da che sono bambina, ché qui Parenti e Serpenti sarebbe da sognarselo XD E dopo molte decadi, lo schifo profondo s'è impadronito di me :P Quindi, associando Natale a ciò, capirai bene... Ecco perché sogno una giornata da sola con libri, musica, film, pizza :D
      Per il resto, il consumismo è la molla che fa muovere i cervelli oggi, dunque... XD

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    3. Glò, non posso che darti ragione. Praticamente su tutto.

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  12. Aspetto Natale sempre con la stessa euforia e stessa angoscia. Credo faccia parte dell'atmosfera, ormai. Comprendo tutto di questo inutile post, e sono certa che tornerebbe attuale al di là dell'anno. Tutto cambia, oppure no...
    Un abbraccio forte.

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    1. Ciao Valentina, grazie. Un abbraccio anche a te.
      ps hai visto che bella pagina ti ha dedicato la nostra libreria?

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    2. Visto visto. Non ho parole... *_*
      Siete stati tutti meravigliosi. Anche troppo. Grazie!!!

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    3. Visto visto. Non ho parole... *_*
      Siete stati tutti meravigliosi. Anche troppo. Grazie!!!

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    4. Grazie Massimiliano, sei davvero super gentile ^_^ E a Valentina dico: brava!

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    5. Ma che gentile, scherzi, avete fatto tutto voi. Per il resto, Valentina mi piace molto, mi piace lo stile e come si pone. E' intelligente senza essere supponente.

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  13. Ammiro e invidio chi ha ancora entusiasmo, quello vero, per il Natale.
    L'avevo anch'io da bambina , non potevo non averlo quando con Pippo che girava sulla testa, aprivi IL pacchetto e ci trovavi una stilografica, oppure un libro come "Pip grandi speranze".
    Comunque, ti faccio dei sinceri auguri di Buone Feste.
    Cristiana

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    1. Ueilà Cristiana sei una ragazza degli anni 40? Se ti ricordi di Pippo hai solo che da guardare con amarezza il mondo di oggi. Tutte le lotte di quegli anni per un Italia migliore.

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  14. Questo Natale, un po' per eventi personali, un po' per gli ultimi eventi del mondo, non lo sento molto. Ma in fondo questo accade già da alcuni anni. Questa festa della famiglia e dell'amore dovrebbe essere fonte di gioia, ma troppo spesso diventa un eccesso di consumi. In ogni caso cerco di non lamentarmi troppo, in fondo meglio consumare ed eccedere nei consumi leciti, cibo, dolci, vino e fantasia.

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    1. Vero Giulia, credo che sia meno sentito per tanti, in merito agli eccessi di cui parli... ma sì, facciamoli, senza problemi.

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  15. Natale (ma potrei dire Pasqua o qualunque altra festività) con gli anni mi si è sempre più spenta e ingrigita. Mi ricordo da bambino quando si scartavano i regali o da ragazzo quando si andava alla messa di mezzanotte. Anche decorare l'albero è più un'abitudine che altro. Forse è il consumismo ad averlo ucciso. O forse la disillusione dei tempi recenti.

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    1. Ciao Marco, credo che sia l'insieme di tutte le cose che hai detto. Siamo anime fragili, perché se muoiono le illusioni e i sogni, rimane solo il triviale e la quotidianità.

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  16. Forse più che propositi, ci vorrebbero più fatti per cambiare l'umanità.
    Serena notte.

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    1. Caro Cavaliere... è proprio così. Troppe buone intenzioni calendarizzate.

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  17. Purtroppo è vero caro Massimiliano. Il Natale, ha ormai perso ogni significato. Ma non c'è poi da stupirsi. In fondo i valori di questa festività, come tantissime altre, si sono persi negli anni, assorbiti dalla nostra società consumismistica. Abbiamo legato ogni cosa a ciò che è materiale, mettendo all'angolo i veri valori. Sarà che in questo tempo di crisi, in cui pochi possono ancora permettersi di spendere in regali e regalini, il fatto risalti più che in passato. Chissà perchè, ma pare proprio che valori e progresso sociale non siano capaci di viaggiare assieme. Dove c'è l'uno manca l'altro. Ad ogni modo, per chi ancora ci crede, e tu mi sembri uno di quelli, tanti auguri!

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    1. Ciao Oscar, è un piacere grande ritrovarti dopo le vecchie discussioni sul gruppo di editoria italiana. Davvero tanto piacere. Ho visto che è uscito un tuo nuovo libro.
      In merito al post, devo dire che concordo, aggiungo una piccola riflessione legata alla constatazione che forse è cambiato qualche cosa in noi, i nostri vecchi, in tempo di guerra, prima e dopo, nonostante le privazioni riuscivano a dare un senso alle cose più genuino. Forse hai ragione: valori e progresso viaggiano su piani sfalsati. Tanti cari auguri anche a te.

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    2. Si Massimiliano, è veramente un gran piacere. Grazie a Google+ che mi ha fatto comparire il post. Riconosciamo ai social almeno questo merito. Per quanto sia un oceano immenso, anche se ci si perde, presto o tardi ci si ritrova sempre. Purtroppo ultimamente ho sempre pochissimo tempo, ma vedrò di passare di qui di tanto in tanto. Complimenti per il blog, che mi pare vada alla grande, e di nuovo auguri.

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  18. Grazie Marco, grazie per la visita in questo blogghetto.

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  19. Io ho sempre amato il Natale, anche quando eravamo solo in due a festeggiarlo.
    Piccoli rituali di famiglia, nulla di speciale.
    Quest'anno, per vari motivi, non ho sentito il clima natalizio, non ho neppure fatto qualche lavoretto in tema e per chi pasticcia sarebbe il periodo più bello. Zero via zero. Ho pure declinato inviti per la serata di questa sera, che mi è sempre piaciuta poco, ma che in questo momento ho evitato come la peste.
    Sto facendo i conti con molte illusioni della gioventù, che se ne sono andate.
    Ma spero sempre che ...

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    1. Cara Squitty, le paroline magiche le hai messe alla fine: spero sempre che...

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