I bilanci
non mi sono mai piaciuti. Forse perché evocano la fine di un percorso. Mi
limito soltanto a rievocare alcune tappe della mia vita. Tra queste c’è l’incontro
con la donna della mia vita, colei che mi sopporta da tredici anni e che da sei
è mia moglie (ieri abbiamo festeggiato l'anniversario). Lei è meravigliosa mentre io sono un vecchio orso casinista con troppe
cose da farsi perdonare, questo in generale.
Questi ultimi anni sono stati difficili, ho avuto seri problemi di salute che hanno stravolto l’esistenza della mia piccola e coraggiosa famiglia. In compenso ho avuto la prova di cosa significa avere accanto una persona che ti ama oltre ogni limite.
In molte occasioni mi è venuta a mancare la forza che sempre ha caratterizzato il mio modo di affrontare la vita, ma non sono mai crollato. Questo perché al mio fianco c’era chi non ha mai smesso di sorreggermi e di spronarmi. Spesso con parole dolci e di conforto, e altre volte, quando necessario, con sonori calci nel sedere. Devo dire di aver riscoperto quanto il linguaggio dell'amore sia sempre diversificato: spesso le parole e i gesti vanno tradotti correttamente. È però necessario essere attenti per non perdere alcuni dettagli fondamentali, sfumature essenziali che sfuggono a una lettura veloce.
Quindi
nessun bilancio, ma la celebrazione dell’amore mio sì.
Adesso
potete tutti andare a prendere qualche anti diabetico, leggere certe
sdolcinature nuoce alla salute.
Forse non è
il modo migliore per tornare a scrivere sul blog ma non posso farci niente, mi
girava così.
Un poco alla volta, ricomincerò a scrivere sul mio bloggetto.
Vedremo.
Non ho nemmeno idea di quale linea seguire. Probabilmente tornerò con i miei
cazzeggi, facezie e post inutili.
A presto
© 2022 di Massimiliano Riccardi