Nuovo appuntamento con Insiemeraccontiamo. Appuntamento 21°
Come sapete Patricia Moll lancia un
incipit e noi partecipanti proseguiamo in base all'estro del momento e in base
ai nostri gusti. Tutto nell'arco di 300 parole, la difficoltà del gioco
consiste in questo.
Partecipo con gioia. Sull'onda
dell'emozione, ma con gioia.
L'incipit di Patricia
Stava
affettando la cipolla per il ragù. La radio accesa a tenerle compagnia.
Canticchiava sottovoce così come era capace, stonata e storpiando le parole
inglesi.
Quasi
a tradimento, dopo il mitico Elvis e il suo IN THE GHETTO, nell’aria si diffuse la voce roca e
potente, inconfondibile, di Louis Armstrong.
Le
note e le parole di WHAT A WONDERFUL WORLD entrarono nella cucina e dentro di lei.
Si
fermò col coltello a mezz’aria come colpita da un pugno.
Come
è bello il mondo… ma era bello davvero?
Il
mio finale
Per
un attimo il viso fu scosso da un tremito. Abbassò le mani. Lo sguardo corse sui
lividi già vecchi che tinteggiavano di giallo la pelle delle sue braccia.
La
radio continuava crudele. Di nuovo Elvis:
" Like a river flows
Surely to the sea
Darling, so it goes
Some things are meant to be…"
Già,
... come un fiume che scorre sicuro verso
il mare. Dolcezza, funziona così
Certe cose sono destinate. Prendi la
mia mano, prendi anche tutta la mia vita
perché non posso evitare di amarti...
Belle
parole, purtroppo la sua vita era stata presa, ma non come cantava Elvis.
Guardò
il suo bambino che disegnava tranquillo seduto al tavolino costruito dal nonno.
Palloncini colorati ornavano i bordi. Non alzava mai lo sguardo quando era nel
suo mondo di fantasia.
Erano
fuggiti da quella casa con indosso soltanto una camicia da notte e un
pigiamino. Alle spalle le urla del marito.
Il tassista non aveva proferito parola mentre dallo specchietto
guardava il suo viso tumefatto. Ricordava di aver sostenuto quegli sguardi, non
era lei a doversi vergognare. Così come non aveva detto nulla il suo vecchio
padre che l'aveva accolta. Un padre non ha mai bisogno di troppe parole, può solo
esserci, sempre.
Altre
note riempivano il vuoto. Si avvicinò al suo piccolo uomo. Gli accarezzò i
capelli e si chinò a baciargli il capo.
Poteva
ricominciare. Doveva ricominciare. Per lui. Lontano da tutto quel male, da quei
gesti e quelle parole che feriscono.
Si
lasciò trasportare dalle parole e dal Blues di Nina Simone. Nonostante alcune
lacrime prepotenti e il nodo alla gola, sorrise. Tutto sommato il mondo poteva
essere bello, davvero.
© 2017 di Massimiliano Riccardi
Non c'è bisogno di dirti che sei sempre un grande!!!!! Riesci sempre a toccare quei tasti che fanno male perchè troppo reali.
RispondiEliminaNon aggiungo altro.
Grazie e un bacione!
Grazie a te Patri, grazie a te che ci permetti di ritrovarci tutti tra emozioni che sono davvero diverse in base al momento e allo spirito che anima i vari blogger quando leggono i tuoi strepitosi incipit.
EliminaGrande poi.. Sono alto, soltanto alto 😊😊😊
Bacio grande, questo sì.
Non si è mai abbastanza preparati ai temi che decidi di toccare. Anche questa volta hai fatto centro e con la tua solita brillante mano. Bravo.
RispondiEliminaCiao Nadia, grazie sai... Ero indeciso se pubblicarlo, mi sembrava di prendere la deriva del patetico, poi mi sono detto che tutto sommato non me ne importa nulla. Si scherza, si ride, ci si commuove, tutto rientra in quel che siamo e che è la vita.
EliminaGrazie di cuore Nadia.
Forse a volte il tema risulta abusato, ma mai patetico, anzi, qui si mette in luce l'aspetto di aiuto nella ribellione alla violenza. Molto importante.
EliminaSì, anche perché il tema non è soltanto abusato e strausato a livello narrativo, la violenza sulle Donne resta sopratutto una drammatica pratica quotidiana. Mai abbassare la guardia.
EliminaMax, beato te che scherzi :) Io invece parlando di poesie di corteggiamento sono proprio propriamente seria ahahahhahaahhahaahh
RispondiEliminaNon mi matar!!!!!
Hai ragione. Te la mando. Ho chiesto il permesso a mia moglie perché è stata una cosa che abbiamo letto soltanto io e lei. Ma è passato tanto di quel tempo che si può fare, ora possiamo solo che sorriderne. Nulla di che è... una sciocchezza, ma veramente banale, te la mando via mail.
EliminaMi riferivo al mio commento sul post del mio blog... :D)
EliminaComunque mandala pure e se vuoi faccio il post come per Vincenzo. Solo se vuoi!
Sì, sì, avevo capito, l'ho letto. Nooo, ma che post, se ti piace mettila insieme alle altre che raccogli. Tra noi non c'è bisogno di post dedicati. Patriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii hahahahahaha
EliminaAbbiamo scelto lo stesso tema, ma tu ne hai allargato la visuale con il tuo solito tocco sensibile e delicato.
RispondiEliminaCiao Mari, ti ringrazio. Siamo dei narratori io e te. Spero ti sia piaciuto questo raccontino.
EliminaSì, molto. 😊
EliminaMeno male Mari, sai che ci tengo al tuo giudizio.
EliminaLa forza di ricominciare. Davvero un bel modo per far sì che questo possa essere un "wonderful world" :-)
RispondiEliminaCiao Ariano, sì, è vero. È la lotta che ci caratterizza. Rialzarsi ogni volta. Fanculo il resto, i lividi passano.
EliminaAnche in questo bellissimo racconto, tanto attuale in questa società che abbonda di fatti drammatici che riguardano le donne, si coglie la tua enorme responsabilità verso la famigia.
RispondiEliminaCri
Ciao Cristiana, mah, io sono un padre e un marito imperfetto, tento e ci provo tutto lì. Però grazie, mi fanno veramente piacere le tue parole.
EliminaCome sempre un racconto toccante che affronta un tema putroppo sempre più attuale, complimenti.
RispondiEliminaSì, è vero, grazie Francy. Cose attuali, sì.
EliminaOu, io e te sempre messaggi laconici eh hahahahahaha
EliminaUn commento breve ma sentito! Ciao massi, ci si vede al ritorno dalle ferie!🌅😉✋✋✋
EliminaMa certo Francy, lo so. Sei una collega speciale. Buone ferie.
EliminaGrazie,troppo buono....
EliminaBuone ferie anche a te!
Seee, magari.
EliminaBel raccontino. Uno dei tuoi. Mi è piaciuto e non solo perché tratta un tema attuale. L'importante è non perdere mai la voglia di ricominciare.
RispondiEliminaBravo Max!
Ciao
Marina Z.
Grazie Marina, è stato bello scriverlo. Non per la gloria ma ... Per Patricia hahahahaha
EliminaMaaaaaaaaax!!! 🤑
EliminaVa beh... ti perdono. Sono in bacheca 😆😆😆
EliminaMou belin, lo sapevo che mi sgridavi 😆😆😆
EliminaÈ tutto in nome di Patricia 😅😅😂
EliminaHahahaha in secula seculorum 😂😂😂
EliminaToccante e lontano dalla retorica, e non è facile accendere i riflettori sul tema delle violenze domestiche perpetrate ai danni delle donne senza scivolare nel banale. Bravo davvero, Max!
RispondiEliminaTi ringrazio Clementina, tanto. La qualità letteraria è sicuramente risibile e discutibile, ma ci ho messo il cuore
EliminaAttuale ma anche molto drammatico e poetico il modo in cui l'hai scritto. Forse uno tra i migliori finali che ho letto questa volta per questo incipit di Patricia
RispondiEliminaCiao Daniele, cavoli, mi ritrovo un commento del genere dopo una notte di lavoro e mi passa subito la stanchezza, grazie.
EliminaOttimo e toccante, il tema è attualissimo; i miei complimenti.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie di cuore Vincenzo, sono contento sia piaciuto. Molto contento
EliminaHo letto il tuo racconto e ho provato un brivido freddo, hai raccontato la mia storia, la storia di tante donne che hanno vissuto e ancora vivono con il mostro in casa.
RispondiEliminaNina Simone ottima scelta!
Ofelia
Ciao Ofelia, ti ringrazio per la visita. Credimi, capisco molto bene cosa intendi. Sì questa canzone di Nina Simone parla di quanto quello che si pensa essere poco alle volte è proprio tutto, tutto quello che serve.
EliminaBellissimo.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa, grazie.
EliminaDoloroso, ma pieno di speranza. Ciò che conta è ripartire. Sempre.
RispondiEliminaVero, verissimo. Grazie della visita , sono molto contento di trovarti qui.
EliminaUn tema più che mai attuale che sento molto, hai sempre quel tocco forte e, al tempo stesso, delicato di trattare argomenti importanti. Bravissimo Max!
RispondiEliminaGrazie Giulia, detto da te, che del sentimento hai fatto l'arma vincente, è un gran complimento.
EliminaBello e senza un filo di retorica. Grazie di questo racconto, Max.
RispondiEliminaCiao Cristina, sono contento che non sia risultato fuori luogo. Sono figlio, marito e padre di Donne, non possiamo evitare evitare di non pensarci noi bulli con la barbaccia, e prudono le mani quando si sente di certi mezziuomini che fanno del male.
EliminaBravo! Veramente un bel finale, attuale, dato che viviamo nel mondo del femminicidio e della violenza gratuita sulle donne.
RispondiEliminaBell'idea.
Come dice Daniele Verzetti il nostro rockpoeta, forse il migliore di questa tornata. Ma anche quello horror di Daniele mi è proprio piaciuto: si è scatenato.
Grazie Vincenzo, grazie. Sì, ultimamente se ne parla, ma ti garantisco, anche per esperienze di Pronto Soccorso, che il fenomeno è eterno, c'è da sempre e continuerà. Ho letto tutti e come sempre mi sono piaciute le diverse prove. Quella di Patricia è una bellissima iniziativa.
EliminaVeramente molto interessante! Trovo affascinante il modo in cui riuscite a continuare le storie cominciate da altri, questo denota molto talento. Devo fermarmi più spesso su questo blog perché è veramente ricco di esperienze!
RispondiEliminaVi auguro una fantastica giornata!
Cari saluti,
Flo
Sei veramente molto gentile Florentina, grazie. Benvenuta.
EliminaUn incipit emozionante con un finale toccante...un argomento molto attuale e mai banale che sfocia in aspetto, purtroppo raro,trovare la forza di allontanarsi e di rinascere! Bravo Massi. Arrivi dritto al centro (del cuore e della mente) senza essere né patetico né "vecchio stile"
RispondiEliminaCiao Tatiana, mi fanno piacere le tue parole. Tra poco toccherà a te trasmettere quella forza alla creatura che porti in grembo. La forza di riprendersi e di rinascere ogni volta. Un bacione.
EliminaVero Massi, sarà la nostra missione per i prossimi anni...cercheremo di trasmettere quei valori che al giorno d'oggi sono inesistenti sperando ne faccia tesoro nel rispetto della sua individualità e nel rispetto del mondo circostante.
EliminaLa missione più importante, il resto sono veramente cazzate.
EliminaMolto emozionante e toccante. Potente!
RispondiEliminaCiao Giuseppe, ti ringrazio. Purtroppo ci sono ancora persone che simili argomenti li assimilano al pietismo e al sentimentalismo. Ovviamente vivono poco il mondo reale, che è addirittura peggio in termini di drammaticità. Chi personalmente, o per conoscenza indiretta, o semplicemente per sensibilità, ha compreso ciò di cui parlo non ha pensato di certo al sentimentalismo. Grazie.
Eliminacommovente , tenera, amorosa, terribile..purtroppo vera..c'è tutto nel tuo scritto Massimiliano..c'è la vita..
RispondiEliminaUn bacio enorme!
Ciao Nella, ti ringrazio. Purtroppo sì, sono cose che accadono tutti i giorni. Non è retorica quando accade, o è accaduto, sulla carne, sull'anima, di persone vere.
EliminaUn bacione anche a te.
Bravo Massimiliano. In un racconto così breve riesci a suscitare tante emozioni.
RispondiEliminaCiao Silvia, ti ringrazio. Cose terribili che accadono. La realtà è più cruda purtroppo. È sempre bello partecipare all'iniziativa di Patricia, di volta in volta con raccontini scherzosi, ironici, oppure veri.
EliminaTi mando un bacione, tieni duro eh!
Potrebbe essere uno stralcio di vita della mia mamma. Non c'è bisogno che io aggiunga cosa mi ha provocato leggerti, Massimiliano. Come spesso accade scardini le porte del mio sentire.
RispondiEliminaCiao Irene. Intanto ti mando un bacione e ti rinnovo i complimenti per il tuo raccontino dedicato all'iniziativa di Patricia: divertentissimo e intelligente.
EliminaPer il resto, so bene perchè mi hai raccontato, come so di molti/e blogger e semplici lettori/lettrici del mio blogghetto che hanno voluto confidarsi privatamente già dai tempi di Joshua. Ovviamente non è difficile capire che parlo anche di esperienze personali, sia quando scherzo che quando sono serio. Mi dispiace che qualcuno abbia tirato fuori, a sproposito, la questione del pietismo e del sentimentalismo. A sproposito perché questo è un gioco e non ci viene in tasca nulla, a sproposito perché non è una competizione e ognuno si esprime come vuole (quando ho fatto post spassosi nessuno ha avuto da ridire), fuori luogo perché quando si toccano argomenti che non sono soltanto artifici letterari ma parlano di avvenimenti che lasciano o hanno lasciato il segno sulla carne e sull'anima di molte persone vere vive e concrete, beh, sarebbe meglio riflettere prima di salire sul pulpito. Le sensibilità sono diverse e vanno rispettate, quindi lascio correre. C'è chi è troppo giovane per affrontare certi sentimenti e chi è invecchiato con conoscenze accademiche che poco hanno a che vedere con il tanfo reale della vita e la risata argentina e liberatoria che nonostante tutto allieta chi ha molto vissuto.
Ti mando uno di quegli abbracci che se fosse vero invece che virtuale metterebbe a dura prova le tue ossa 😊😊😊
Io l'abbraccio me lo prendo tutto :D E leggerti è sempre catartico, benefico. Sia tu che Marina mi avete profondamente toccato in questo frangente; intensamente e felicemente toccato. Perchè anche quando si accarezza un dolore è comunque un ricongiungersi all'anima, un riconoscersi. La potenza della scrittura è anche questo. Tutta la mia ammirazione a chi è in grado si sprigionare una simile forza!
EliminaCome cantava qualcuno: tutto il resto è noia XD
Urka, grazie. Grazie di cuore.
Eliminaps
magari sapessi scrivere io come Marina
E sì, tutto il resto è noia 😊😊😊
Ecco! Io ho lettori come voi. Ho scrittori di finali come voi. Che devo chiedere di più? 😚😚😚😚😚😏😚😚😚
EliminaPss usate l'intromissione 😊
Intendi dire pelati e spilungoni come me? Hahahahahaha
EliminaNaa scherzi a parte Pat, è tutto merito tuo se l'iniziativa funziona.
Bellissimo finale, molto toccante.
RispondiEliminaUn abbraccio, Franny
Cavoli, ti ringrazio tanto Franny.
EliminaUn abbraccio anche a te.