scrivere per vivere vivere per scrivere

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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

venerdì 30 settembre 2016

Insieme raccontiamo 13



Con molto piacere partecipo nuovamente al gioco di Patricia Moll:

Insieme raccontiamo 13° episodio

E' necessario proseguire il racconto partendo dall'incipit di Patricia con un limite di 300 parole o 300 caratteri

Qui il link che rimanda all'iniziativa

Un raccontino preparato in fretta e furia. Spero risulti comunque gradevole


L'incipit di Patricia:

Seduta sulla poltrona, alzò gli occhi dal giornale. L’articolo le aveva fatto capire cosa doveva cercare per ottenere quello che voleva.
Lo posò, si alzò e così come era in casa uscì dirigendosi verso….

Il mio finale:

... la strada sottostante verso il negozio dietro l'angolo. L'annuncio pubblicitario del giornale locale parlava di grossi sconti. Entrò come una furia.
«Presto, la mia bambina torna da scuola e non mi trova.»
Il commesso guardò stranito quella donna così agitata. Non commentò, si mise a disposizione.
«Voglio quei nastri azzurri in vetrina.»
Il commesso li prese e li porse alla donna. Lei in tutta fretta pagò.
«Mi scusi sa, devo scappare, mi scusi, ho paura di non fare in tempo.»

Era quasi l'alba. Una mano scosse la spalla della Dottoressa Guidi afflosciata su di una sedia metallica.
«Dottoressa, dottoressa, si svegli. Credo che ci siamo.»
Lavorava in quell'ospedale, era lì non come medico di reparto ma come figlia. Aveva sognato sua madre. Dal monitor si potevano vedere tutti i parametri vitali precipitare. Avevano concordato di non rianimare la mamma. Era allo stadio terminale della malattia. Il cancro l'aveva resa uno scricciolo fatto di pelle e ossa. Un lungo e impietoso Calvario.
La dottoressa Guidi, senza curarsi di chi le stava intorno, si sedette sul letto, poi con delicatezza mise una mano dietro la schiena della madre e senza sforzo la sollevò sino a portasela al petto. Con il mento sopra la spalla pianse silenziosamente. Sentiva i contorni delle ossa del torace, l'odore di malattia e morte. Un grido accennato, sibilante, le uscì dalla bocca. Chiese perdono. Per non esserci mai stata in tutti quegli anni, per la poca pazienza nei suoi confronti. Chiese perdono.
Era una mattina di marzo quando si svolse il funerale. La dottoressa si sorprese di quanto fosse piacevole quel vento capriccioso, di come fosse bello il tepore dei raggi del sole che annunciavano la primavera.
Aveva voluto rimanere sola per un ultimo saluto. Mentre si asciugava le lacrime si avvicinò una bambina tenuta per mano dalla nonna. La bimba la guardò con un mezzo sorriso, intenerita da quell'adulto che piangeva. Senza una parola si sciolse i codini e mise in mano alla dottoressa i nastri che le legavano i capelli. Fece un ultimo sorriso e se ne andò. La dottoressa Guidi, prese i due nastri e se li portò al volto per sentirne il profumo. Grata per quel gesto di gentilezza, mise nella borsetta i due nastri azzurri, identici a quelli del sogno. Si allontanò inspiegabilmente più serena.

42 commenti:

  1. Davvero molto commovente, Max, bravo come sempre! :)

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    1. Grazie Mari, a me è piaciuto il tuo, lo sai, mi ha fatto ricordare belle cose.

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  2. Ora cheti conosco come scrittore, non mi meraviglio di questo racconto tenero e commovente.
    Cristiana

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    1. Grazie Cristiana. Ti prego... poi mandami un mess quando hai letto il libro, fammi sapere.

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    2. Non ho seguito il tuo consiglio , quello di leggere il tuo libro tutto d'un fiato; ho voluto centellinarlo per non "bruciare" delle pagine che mi emozionavano tanto.
      Ora l'ho terminato, purtroppo,e non so quando leggerò un altro romanzo, di genere suspence, che possa avvincermi altrettanto
      Mi sono piaciute le descrizioni caratteriali dei vari personaggi e ho apprezzato molto la tua padronanza di linguaggio.
      Quando il prossimo?
      Cristiana

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    3. Cavoli!!! Sono molto contento, ma davvero tanto. Ti ringrazio. Io il cuore ce l'ho messo in Joshua.
      Il prossimo c'è già, se qualche editore vorrà pubblicarlo.
      Grazie ancora Cristiana.

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  3. Lacrimoni Max!!!!! Tenera e struggente!
    Il nostro gigante dal cuore tenero! Smack!

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    1. Maddaiiii, un raccontino in fretta e furia preparato all'alaba.
      Però grazie Patri. Un bacione.

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  4. Mi piace. Ha una bella luce.

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    1. E perbacco Marina, sono contento di averti un pochino emozionato. Grazie.

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  6. Bravo! E non dico altro, ma se mi conosci capirai...

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  7. Max caro, tu non sai che emozione è stata leggere di quei nastri per capelli.
    Grazie.
    Ti abbraccio forte.

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  8. Poetica dolce commovente...
    Mi è piaciuta proprio tanto, riesci sempre a dare quel tocco in più che a volte manca molto a tutti noi...
    Ti stringo forte , gigante buono!

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    1. Cavoli Nella, sei sempre molto carina con me. Ho solo rubato, fatti visti accadere troppe volte, ho aggiunto la parte magica e onirica, mi sono permesso di romanzare. Sei un tesoro, un bacio grande.

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  9. Un bellissimo racconto anche questa volta. Adorabile il dettaglio dei nastri. Fa la differenza!

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  10. Tutti, tutti quelli che hanno perso una persona cara, vorrebbero ricevere in regalo quei nastri azzurri... oppure un racconto come questo. Grazie Max.

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    1. Cavoli, grazie Robi, Grazie a te portentoso scrittore. Un caro saluto

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  11. Bellissimo e struggente! Bravo Massimiliano!

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  12. Molto bello, sei bravo a portare i lettori su strade completamente diverse da quello che avrebbe suggerito l'inizio.
    Come al solito riesci a commuovermi.

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    1. Grazie Giulia, grazie davvero. In quanto a bravura tu non scherzi mica eh. Un bacione grande.

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  13. Molto poetico e giocato su quel sottile filo (nastro?) che ci fa sperare in un legame con le persone amate anche dopo la loro scomparsa. Mi hai rammentato una storia vera che magari un giorno racconterò sul blog.

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    1. Io ci credo, voglio crederci. Aspetto il tuo racconto, sono sicuro che sarà molto interessante. A presto Ariano, mi raccomando...

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  14. Bravo, ben fatto! L'incipit devo dire che non mi è piaciuto (non ditelo a nessuno ^__^; ), hai avuto l'abilità di portare la narrazione sul binario giusto.

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    1. Ciao Andrea, grazie. L'incipit di Patricia nasce proprio per mettere alla prova tutti, in questo è sempre molto brava. La Patri del mio corazon 😉

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    2. Eh? Cosa? Letto niente, io! ahahahha
      Diciamo che come incipit può essere considerato un po' banale magari ma i finali.. beh! quelli non lo sono proprio stati! Uno meglio dell'altro!
      Che bravi i miei "finalisti" vero? :)

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