Ho rispolverato alcuni
romanzi di uno scrittore che in passato ho apprezzato tantissimo: John Connolly.
Non bastasse il clima
torrido di questo famigerato Caronte che ammorba le giornate di un'estate pazza, come guidato da
una forza oscura in grado di decidere che le mie letture devono essere
necessariamente mirate verso il fronte del thriller, con connotazioni
psicologiche fosche, cupe, angoscianti, ho riletto il suo romanzo di esordio:
TUTTO CIO' CHE MUORE.
Il romanzo verte sulla
figura di Charlie "Bird" Parker, omonimo del famoso musicista. Un ex
detective della polizia di New York, consumato nel profondo dall'angoscia per
la morte violenta e brutale della moglie e della figlia. Omicidi rimasti
irrisolti, dove il mostro che ha sconvolto la vita del poliziotto rimane come un'ombra
costante e irraggiungibile nella sua vita. Un ex collega gli chiede aiuto per
risolvere il caso di una donna scomparsa, incomincia un'odissea che da Brooklyn
prosegue verso cittadine fatiscenti della Virginia e giù sino alle paludi della
Louisiana. L'incontro con esseri sanguinari, i parallelismi con la sua vicenda
personale, la violenza, la caccia all'uomo, caratterizzano tutto il romanzo. I
toni sono talvolta epici, si raggiunge il lirismo nel descrivere i luoghi dove
si svolge l'azione, ma sempre, e dico sempre, il passo è segnato da una
scrittura serrata che ti impone di proseguire nella lettura. Un romanzo, crudo,
doloroso, un'America allucinata e crudele che trasuda lacrime, sangue e paura. È
impossibile non innamorarsi del protagonista. Meraviglioso libro da leggere
tutto di un fiato. Consigliato.
© 2015 di Massimiliano Riccardi.
© 2015 di Massimiliano Riccardi.
Non conosco quest'autore, vado a cercare ed approfondire un po' i suoi romanzi, anche se il noir non sempre mi acchiappa. :-)
RispondiEliminaCiao Pirkaf, qui ci sono sfumature mooolto gotiche, secondo me, basandomi un pochino su quello che hai sul tuo blog, potrebbe piacerti.
RispondiEliminaHo letto un paio di romanzi di Connolly (di cui ora non ricordo il titolo) ma non questo. L'ho comprato anni fa insieme ad altri due della serie, il secondo e il terzo, ma per un motivo o per l'altro non sono ancora riuscito a leggerlo. Connolly è un autore che mi piace e mi sta anche simpatico a causa del nome dell'investigatore che ricorda, come dicevi tu, il jazzista che è uno dei miei preferiti. Spero di riprenderlo quanto prima, magari in queste 'vacanze'. Grazie della segnalazione.
RispondiEliminaCiao Juan, grazie per la visita. Connolly è forte, la sua scrittura è portentosa. Mi ha fatto molto piacere riprenderlo. Tra le altre cose è anche mi sono tolto lo sfizio di "disturbarlo" su twitter e con molta cortesia mi ha risposto più volte cercando di rispondermi in un Italiano raffazzonato, resta comunque un segno di cortesia, ma in fondo è Irlandese, fosse stato Inglese....
RispondiEliminaMmm, devo aver fatto casino digitando Juan, non riesco nemmeno a capire in quale lingua ti ho risposto.
RispondiEliminaè tutto ok! hai risposto in italiano, che è l'unica lingua di cui capisco qualche fonema elementare!
EliminaGrazie Juan, a scrivere sempre di corsa si rischiano inconsapevoli neologismi e costruzioni sintattiche "artistiche" (volendo essere generosi)
EliminaDalla descrizione mi si attaglierebbe, ma il mio scaffale di libri in attesa di lettura al momento trabocca... quasi impossibile aggiungerne altri.
RispondiEliminaIvano, secondo me ti potrebbe garbare come scrittore. In merito allo scaffale di libri, ti capisco. Io sono un folle che si toglie ore preziose di sonno pur di leggere, rischio il secondo divorzio se continuo così.
RispondiEliminaNon mi ha mai attratto particolarmente, ma mi piace il suo modo di creare un personaggio omonimo a un musicista celebre. Scelta naif.
RispondiEliminaCiao Luz, lo conoscevi anche tu? Magari non gradisci il genere o non ti piace come scrive. Ho scritto questo post dopo averlo consigliato a dei colleghi e indovina un po? Uno è tornato bello fiero dalla feltrinelli con un romanzo di Michael Connelly... naaaa.
RispondiEliminaAvete visto il post di Ferruccio su Revenant? Spettacolare. Ma io sono facilmente influenzabile quando si tratta di romanzi ad ambientazione storica.
RispondiEliminasono soggiogato da libri di quel genere
EliminaMi sa tanto che fra tutti siamo soggiogati dalla curiosità e dalla letteratura, dall'arte in genere. Gente strana, anacronistica.
RispondiEliminaMi manca, ma il noir...
RispondiEliminaVedrò di rimediare!
Ciao Marco, Connolly è forte. Bisogna che uno di questi giorni venga a trovarti. Quando esce il tuo romanzo spacchiamo il mondo.
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