Nel titolo ho lasciato volutamente il secondo nome Maria, ovviamente è frutto di un equivoco volutamente provocato dal professor Cipolla che pubblicava aggiungendo una M subito dopo il primo nome.
Ma veniamo al sodo.
Sono molti gli stimoli che ci scrollano dal torpore e che portano a valutare quello che è il mondo circostante con desolante lucidità. Immancabilmente, come fosse una costante matematica osserviamo la presenza degli stessi personaggi, facce diverse, nomi diversi, ma caratteristiche antropologiche identiche.
Ma veniamo al sodo.
Sono molti gli stimoli che ci scrollano dal torpore e che portano a valutare quello che è il mondo circostante con desolante lucidità. Immancabilmente, come fosse una costante matematica osserviamo la presenza degli stessi personaggi, facce diverse, nomi diversi, ma caratteristiche antropologiche identiche.
Non è difficile comprendere come il
potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una
persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende
pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere
della stupidità.
Essenzialmente gli stupidi sono
pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare
e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la
logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità:
razionalità perversa, se si vuole, ma sempre razionalità. Il bandito vuole un
«più» sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare
metodi con cui ottenere un «più» per sé procurando allo stesso tempo un «più»
anche ad altri, egli otterrà il suo «più» causando un «meno» al suo prossimo.
Tutto ciò non è giusto, ma è razionale e se si è razionali lo si può prevedere.
Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e
le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese
opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è
assolutamente impossibile. Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale*,
una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei
tempi e nei luoghi più improbabili e più impensabili. Non vi è alcun modo
razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà
avanti il suo attacco. Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente
alla sua mercé.
Poiché le azioni di una persona
stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di
sorpresa dall’attacco;
b) anche quando si acquista
consapevolezza dell’attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale,
perché l’attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura
razionale.
Il fatto che l’attività ed i
movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali,
non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile
qualunque contrattacco – come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più
improbabili ed inimmaginabili movimenti. Questo è ciò che Dickens e Schiller
avevano in mente quando l’uno affermò che «con la stupidità e la buona
digestione l’uomo può affrontare molte cose» e l’altro che «contro la stupidità
gli stessi Dei combattono invano».
Occorre tener conto anche di un’altra
circostanza. La persona intelligente sa di essere intelligente. Il bandito è
cosciente di essere un bandito. Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso
della propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo
stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior
forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice. Lo stupido non è
inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness.
Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo lo
stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la
tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo,
buonumore, appetito, produttività – e tutto questo senza malizia, senza
rimorso, e senza ragione. Stupidamente.
Sempre,
lo stupido, ha un'altissima opinione di sé. Di solito è specializzato in
qualcosa che lo vede eccellere per cui si arroga il diritto di contrastare
chiunque. Ci riesce. Molto spesso. Persevera, senza motivo. Stupidamente.
© 2015 di Massimiliano Riccardi
Il fatto che uno stupido non sappia di essere tale, fa sì che tutti noi si sia in potenza stupidi, finché un numero abbastanza grande di persone non ci convinca del contrario. Ma se queste persone mentissero per pura cortesia?
RispondiEliminaP.S. Wikipedia riporta: "Nelle pubblicazioni viene abitualmente nominato come Carlo M. Cipolla a seguito dell'invenzione, da parte sua, di un inesistente secondo nome, che viene solitamente interpretato, in maniera erronea, come Maria".
Per fortuna ho superato la fase dell'autocompiacimento e dopo attenta analisi mi sono convinto della stupidità che permea il mio essere. E' un balocco, un trastullo che aiuta a superare tanti disagi esistenziali. Te ne sarai accorto dallo stile con cui mi diverto in molti post. Diciamo che questa consapevolezza mi permette quantomeno di non essere nocivo agli altri come accade invece al tipo di stupidi che cito nell'articolo. Avevo letto la nota su wiki prima pubblicare cose sue, a maggior ragione ho preferito usare "Maria", sottolinea la natura fallibile di chi emette giudizi. Da cultore di saggi storici, Cipolla, Le Goff, Carcopino ecc.. sono letture che mi accompagnano da quasi trentanni. Ho piacere che anche tu lo conosca.
RispondiEliminaIn realtà non lo conoscevo. Mi sono letto la pagina su Wikipedia per capire meglio senso e origine del tuo articolo ;D
EliminaNon dimentichiamo, dalla fotografia di Ollio con tanto di frase e dai passaggi ironici si dovrebbe intuire, che è tutto all'insegna del divertimento, del gioco, un trastullarsi con le parole e con i concetti.
EliminaUna cosa leggera ma illuminante che consiglio, al di la delle analisi storico-economiche più difficili da digerire, è "Allegro ma non troppo". E' di una intelligenza così fuori dagli schemi da potersi quasi definire anarchica.
RispondiEliminaDa buon fiorentino, ironico quanto basta, Ivano ha ragione da vendere anche perchè oltre alla stupidità regna anche l'opportunismo e se fa utile mentire.... perchè non farlo?
RispondiEliminaTu Max non hai affatto torto. Difendersi da certe persone è praticamente impossibile. Non sai nè quando nè dpve nè come possono colpire. Ti stendono al primo colpo e devi capire cosa sta succedendo per riaverti e cercare di difenderti.
C'è sempre solo da sperare che con la loro stupidità non ci colpiscano in punti troppo vulnerabili e difficilmente riparabili e recuperabili.
Grazie Patricia, Cipolla per me che ho fatto le magistrali, come si diceva un tempo, era un must per le sue teorie che correlavano alfabetizzazione e sviluppo economico, oltre a Geymonat e altri studiosi ovviamente.
RispondiEliminaHo formazione storica, sempre studiato Carlo Maria, se poi M. è solo vezzo... sarà che nel mio dipartimento di storia abbiamo sempre dato più peso alla sostanza che alla forma (è una - mezza - critica al Cipolla stesso: che mi frega se ti chiami in altro modo? Boh! XD). Che scherzone -_-
RispondiEliminaSui presunti stupidi, ovvero quelli che io avverto tali: me ne frego!
Ciao Glò, non sono sicuro ma credo che la M sia nata per differenziarsi dal punto di vista delle pubblicazioni da un altro Cipolla vissuto a cavallo del '900.Per il resto hai ragione su tutta la linea. In merito alla forma.. forse ora, e dico forse, ci si occupa di sostanza, perché la Storia, come noti con la S maiuscola, una volta analizzata, digerita,scremata, arrivava nelle scuole dei miei tempi molto attenta alla forma, quasi di "regime", volendo usare un termine forte.Ma qui ci vorrebbero giornate di discussione...
RispondiEliminaNon so, a me non è mai capitato di studiare storia e trovare nei manuali tagli ideologici non dichiarati. Il problema è relativo a chi insegna e non è formato adeguatamente. La manualistica deve essere una semplificazione, a scuola non hai che poche ore riservate. Non è che si possa proporre di meglio. Poi ovviamente è anche cambiato il metodo con il tempo: si è data via via più importanza alle fonti materiali. Ma parliamo già di specializzazione. Alcuni manuali più recenti sono già un buon compromesso (quando dico manuali, intendo genericam. libri adatti alle scuole superiori) :P
EliminaSì, hai ragione, mi sono espresso male, alludevo al connotare alcuni avvenimenti con valenze che poi risultano, a una più attenta analisi addirittura diverse da come venivano riportate. Un esempio eclatante: la tragedia degli esuli Fiumani, misconosciuta ai più e addirittura travisata, ma ci sarebbero mille altri esempi. non voglio annoiare nessuno.
RispondiEliminaIl mio datore di lavoro ha in ufficio da anni lo schema coi quattro riquadri di "intelligente-sprovveduto-stupido-bandito" e oggi ho scoperto chi era l'autore (confesso che non conoscevo Cipolla).
RispondiEliminaChe dire, mi hai aperto una porta in una stanza che non conoscevo e che penso esplorerò con interesse ;-)
Ciao Ariano, grazie per la visita. Cipolla è più che altro uno storico. Tra le altre cose un buon divulgatore, i suoi saggi sono molto descrittivi, non annoiano. Il post è evidentemente ironico,.
EliminaAggiungo che la stupidità è un business di proporzioni gigantesche che sta raggiungendo picchi di popolarità veramente imbarazzanti.
RispondiEliminaPrince, come darti torto. La stupidità è imperante, basta ascoltare un telegiornale o guardare una qualsiasi trasmissione televisiva. Ci hanno uccisi così, appiattendoci. Leggi il post sul BUON FERRAGOSTO.
EliminaConcordo pienamente più che nel bandito o nello sprovveduto il pericolo sta nello stupido che dall'alto della sua presunta saccenza si arroga il diritto di contrastare gli altri talora ferendoli senza rimorso e senza ragione, ma semplicemente per stupidità......
RispondiEliminaSì Francesca e sappiamo esattamente di cosa parliamo. Questo post scherzoso è dedicato anche ad alcune persone di nostra conoscenza. Un bacione. Non ci pensare tira dritto, tra poco festeggeremo la tua seconda laurea. Cazzarola.
EliminaMa sì.....piano piano le soddisfazioni arrivano ci vuole solo tempo e tanta costanza!!!!
RispondiEliminaVero. Sempre avanti.
EliminaVerissimo....forse a volte che lo stupido lo faccia anche x una convenienza? mah.....
RispondiEliminaFioredicollina, in effetti ci sono anche quelli... come dicevano i nostri nonni? "Fare da scemi per non pagare il dazio". Ma quelli sono riconducibili alla categoria dei cialtroni, li becchi facilmente.
EliminaPost molto interessante e, purtroppo, sempre attuale. Credo che nella riflessione di Cipolla che ci proponi chiunque abbia riconosciuto il comportamento di qualche persona incontrata (realmente o virtualmente) nella vita. Mi ha colpito soprattutto il passaggio "Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un «più» per sé procurando allo stesso tempo un «più» anche ad altri, egli otterrà il suo «più» causando un «meno» al suo prossimo", che mi fa venire in mente uno stuolo di personaggi che ha questa pessima abitudine...
RispondiEliminaCiao Cristina, lungi dal volermi inserire nella schiera dei tuttologi che hanno la verità in tasca, ho voluto solo stigmatizzare scherzosamente dei comportamenti che frequentemente incontriamo e, perché no, riconducibili a episodi dove noi ci siamo comportati "stupidamente". Ovviamente, come si capisce dalla foto con il grande Ollio e dal tono delle mie osservazione a integrazione del pensiero di Cipolla, con senso di ironia. Le persone stupide ci sono, esistono, come ci sono ed esistono le persone cattive. Tolta la giusta autocritica per evitare di cadere noi stessi in certi meccanismi malsani, il mio invito è quello di seppellire con una risata chi ci vuole nuocere. Tutto lì. Ti ringrazio per esserti unita al blog, cavoli, mi dai lustro. Un abbraccio.
RispondiEliminaMa quale lustro, anzi, sono felice di essere approdata qui e di trovarvi anche delle "vecchie conoscenze"!
EliminaQuanto all'ironia, è evidente e hai trattato sottilmente l'argomento: vorrei davvero essere capace di "seppellire con la risata", come dici tu, ma a volte non ci riesco e da questi danneggiatori mi salvo solo ignorandoli!
Grazie e alla prossima!
Va bene Cristina, chi non ha stima di te dovrebbe farsi un giretto nel tuo blog e leggere di cosa parli e che argomenti tratti... se tanto mi da tanto... possono solo che rodersi. Un salutone.
EliminaTroppo buono! Intanto mi tengo buone le argomentazioni di Cipolla per costruirmi una nuova filosofia di vita! Un saluto a te e a presto! :)
EliminaCiao Cristina.
EliminaMio nonno soleva dire: meglio avere a che fare con cento briganti che con un solo ignorante. Per lui che era analfabeta ma che aveva imparato a leggere e scrivere durante la guerra per poter spedire lettere d'amore a sua moglie in patria, la parola "ignorante" aveva il valore di "idiota". Cioè un individuo stupido, che si fa forza della propria ignoranza per contestare perfino le persone che realmente sono edotte nella materia di cui si disquisisce.
RispondiEliminaIl vero problema è che ognuno di noi è "ignorante" in una qualche materia. La sovrabbondanza di informazioni ci fa credere di poter capire e sapere tutto con un semplice click. E questo ci fornisce l'illusione di poter argomentare a ragion veduta, esprimendo quella che nella migliore delle ipotesi è solo un'opinione. In generale mi tengo alla larga da argomenti che non conosco. Il rischio di dire idiozie è dietro l'angolo, anche quando si cerca di esprimersi in buona fede.
Bene. La mia provocazione di oggi, perché di questo si tratta, è legata esattamente a ciò che dici tu. Mi sono leggermente fracassato i così detti nel leggere la delirante prosopopea di sostenitori di questo e di quello, quando le problematiche che vive il nostro Paese andrebbero affrontate con razionalità e meno da tifosi calcistici. Tutto qui. È il mio modo di sdrammatizzare. Poi ci sono quelli che non colgono l'ironia anticipata dall'immagine di Ollio e dal mettere un secondo nome fittizio al professor Cipolla, e immaginano un mio tentativo di proporre una lectio magistralis. In questo caso non posso farci nulla e rientrano nella categoria che è trattata qui sopra. Tiriamo a campa' Salva. È da un po' che uso i social soltanto per parlare dei miei libri e di quegli degli altri, oppure di facezie, sono abbastanza disgustato da tutti questi auto nominati geni onniscienti.
EliminaMI piace questa espressione: "[...] le problematiche che vive il nostro Paese andrebbero affrontate con razionalità e meno da tifosi calcistici", in particolare i tifoni calcistici. FaceBook sembra ormai animata solo da questo tipo di commentatori. Io mi astengo più che volentieri. E non perché non abbia una mia opinione, anzi. Piuttosto perché già mi immagino la calca di sostenitori e di oppositori, tutti pronti a usare le mie parole per tirare acqua al proprio mulino e mettersi in mostra in qualche modo. Sempre belle riflessioni le tue. A presto.
EliminaTi seguo su tutta la linea. Facebook è un teatrino, come tale va usato. Per le cose serie c'è tempo e luogo, e modo. Ci si espone facilmente agli attacchi di coloro che identifico in questo post, deve valerne la pena, ma veramente. Per il resto, sai di avere la mia stima, sei uno che lavora, scrivi e sperimenti, parli sempre con cognizione di causa senza attaccare con superbia anche quando te lo potresti permettere. Non è un comportamento usuale sai?
EliminaAhah, e dopo quasi quattro anni vengo a lasciare la mia testimonianza su questo testo straordinario di cui ho scritto adesso. Sottolineiamo le stesse cose: sono quelle che colpiscono di più. W Carlo "Maria" Cipolla!
RispondiEliminaMari, alla fine, nonostante tutto, tra noi una certa affinità c'è sempre stata (credo, spero, ho sempre avuto molta stima di te 😉 )
EliminaRicambio paro paro. :D
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