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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

mercoledì 5 agosto 2015

LA MANO DEL MORTO




È incredibile come spesso storia, leggenda e presente siano uniti da un unico filo. Soprattutto è incredibile come tutto si fonda formando l'immaginario collettivo rendendo difficile distinguere ciò che è mito e quello che è reale.

Ci sono personaggi diventati leggendari la cui vita è stata segnata da violenza e lotte, che riescono addirittura a caratterizzare un'intera epoca, come ad esempio quella del lontano west. Uno di questi personaggi è James Butler Hickok sopranominato Wild Bill Hickok "il principe dei pistoleri".

 Un uomo duro, spietato, già famoso in vita per le sue imprese grazie ad articoli della stampa delle grandi città dell'est che esaltavano le gesta dei pionieri del, per allora, lontano ovest. Nasce nel 1837 nel Kansas, prima contadino, poi desideroso di rendersi utile partecipa ai primi movimenti antischiavisti, la brama di avventure lo porterà a far parte dei mitici e coraggiosi Pony Express. Nel 1861 inizia la sua fama: in uno scontro a fuoco uccide il capo di una famosa banda di fuorilegge, un certo Dave McCanles. Con lo scoppio della guerra civile si arruola nell'esercito dell'Unione operando come Scout e distinguendosi per coraggiose azioni di esplorazione in territorio nemico. Al termine della guerra lavora, su incarico del governo, come U.S. Town Marshall, una specie di sovraintendente di tutti gli sceriffi delle lande del west ancora in corso di civilizzazione. Dopo questa esperienza passa all'attività di sceriffo nelle città che pagavano meglio e che più avevano bisogno di un Marshall determinato e senza paura. Epiche sono le gesta nelle città di frontiera come Hays City, Abilene e Deadwood. 

Proprio a Deadwood termina l'avventura del "selvaggio Bill". Durante una partita di poker, nel saloon Nuttal & Mann's, un certo John "naso rotto Jack" McCall gli spara alle spalle uccidendolo, una vera e propria esecuzione che risulterà essere un omicidio su commissione di antichi rivali. Wild Bill cade lentamente e in silenzio dalla sedia colpito a morte, stringendo tra le mani una combinazione di carte che passerà alla storia come "la mano del morto": Una doppia coppia nera di 8 e di assi. È il 2 agosto 1876. Fiori e Picche, storia e leggenda, vita e morte, gioco e destino. Strana la sorte, alle volte l'unica eredità è un giro di carte in una mano a poker.

                                                           Wild Bill insieme ai suoi cari amici Buffalo Bill e Texas Jack



© 2015 di Massimiliano Riccardi.

16 commenti:

  1. Interessante questo post per una che è cresciuta a cowboys e indiani e con John Wayne come mito.

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  2. Ciao Patricia, grazie per la visita. In merito al west...non parli con un sordo. Ho collezioni intere di film su quell'argomento. John Ford, Sam Peckinpah, Walter Hill ecc... sono i miei miti cinematografici

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  3. Davvero un bell'aneddoto, Massimiliano. Ma non era lui quello della sfida all'O.K. Corral?

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    1. Ciao Ivano, quelli dell'OK corrall erano il buon vecchio Wyatt Earp, i suoi fratelli e Doc Holliday.

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    2. Già è vero, Wyatt Earp! Scusa, ma la mia memoria de "I protagonisti" è un po' appannata ;D

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  4. Grazie Cassidy, grande il riferimento al "piccolo grande uomo", un film capolavoro.

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  5. Belle queste incursioni nel vecchio west, prima o poi devo decidermi a recuperare il serial di Deadwood

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  6. Ciao Firma, sì sono divertenti. Se alludi alla serie tv occhio perchè nell'ultimo anno la rai ha fatto casino mischiando le puntate. Su tnt village c'è chi le condivide e le ha messe in ordine.

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  7. Ciao Obsidian, nel film di Walter Hill era un nove di quadri, e anche nel telefilm Deadwood, Anche nel museo che gli americani hanno costruito nella città di Deadwood il manichino ha un 9 di quadri, In un film Gary Cooper ha un dieci di picche, siccome sono campanilista scelgo la versione dell'albo 29 di Ken Parker dove wild bill ha un Jack di quadri. Hahaha belin che filippica, ti è venuto il mal di testa?

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  8. Ah, ecco quel era il telefilm in cui ho visto rappresentata la sua storia, ma ho idea di averlo visto citato in qualche libro o in qualche racconto di King, ma non ricordo quale o se lo sto ciccando completamente. :-P

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  9. Ciao Raffaele, ti dico subito che sono in astinenza da commenti sul tuo blog, Ti sei fermato per le ferie? Per il resto, ci hai preso, è nel miglio verde, ti ricordi la scena del maniaco che si scoprirà essere l'assassino delle bambine? Quando lo annaffiano con l'idrante?

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  10. Oddio, morto sul campo dell'onore: il tavolo verde :)

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