Bisogna dirlo, perché è così, dagli albori del cinema il pubblico americano è condizionato dall'idea che la vecchia cara europa sia tutto un pullulare di vampiri, licantropi, mostri di Frankenstein, mummie vaganti, golem, dottori bipolari come Jekyll e chi più ne ha... ne metta. La filmografia è ricchissima, filmoni e filmetti, di tutto un po'.
Ci offendiamo? Naa, se lo scotto da pagare per essere vittima di stereotipi è gustarci molti dei capolavori che Hollywood ci ha regalato... possiamo sopravvivere e superare il trauma.
Nel 1981, un giovane, un trentunenne di Chicago decide di dare una svolta al mondo dell'horror: paura; effetti speciali innovativi per l'epoca; colonna sonora magnifica di Bernstein e con pezzi di Sam Cooke, Van Morrison, Creedence Clearwater Revival; umorismo macabro; azione; make-up artist da premio oscar. Insomma un vero e proprio insieme di fattori destinati a creare un cult della storia del cinema. Quel giovane è John Landis, dopo il grande successo di Animal House e The Blues Brothers, decide di tornare sui suoi passi e memore del gusto che gli aveva procurato il suo film di esordio Slok (horror satirico), del 1973 ma uscito in Italia nell'82, scrive e dirige Un lupo mannaro Americano a Londra.
(John Landis saluta la concorrenza: "io sono un genio, voi non lo so")
La trama è persino troppo scontata, addirittura un chiaro riferimento a "Il mastino dei Baskerville", quindi nulla di nuovo sul fronte della narrazione, non ve la racconto, la trovate QUI.
La grandezza di questo filmone, filmaccio, filmissimo, è nella giusta miscela degli elementi che abbiamo elencato prima. Non credo di essere una voce isolata nel deserto se uso ad alta voce il termine CAPOLAVORO.
Il film ottiene, giustamente, un grosso successo di pubblico. Non voglio annoiarvi con altri dettagli, che per altro sono stranoti e reperibili sul web, voglio solo consigliare 97 minuti di spettacolare e divertentissimo cinema d'autore. Quindi, armatevi di dvd, blu-ray, vecchie vhs e godetevi lo spettacolo... ma sopratutto...guardatevi dalla luna ragazzi.
© 2015 di Massimiliano Riccardi
Lo ricordo con un certo affetto. Ma anche The Howling (in versione integra) non scherza...
RispondiEliminaSi Ivano, ma qui Joe Dante è rimasto fregato da Landis in termini di successo. Non ricordo quale dei due film è uscito prima.
EliminaNon saprei proprio... sono usciti nello stesso anno.
EliminaVabbè Ivano più o meno, comunque Dante forse è più di nicchia, Landis ha sempre avuto dietro un apparato Hollywoodiano non da poco, quello conta ai fini del successo commerciale.
EliminaSe non ricordo male uscirono quasi contemporaneamente. Per questo ancia oggi si discute su questo punto.
EliminaPovero Dante, sempre un passo indietro.
EliminaSe ricordo bene l'infermeria è Jenny Agutter, splendida protagonista in gioventù di quel capolavoro che è Walkabout di Nicolas Roeg.
RispondiEliminaahahaha e come si fa a dimenticarlo e Landis che grande marpione!!
RispondiEliminaQuante volte ci ha preso , catturato nella sua rete dalla quale non siamo mai più usciti...e ce ne fossero delle aspettative di questo tipo ..invece sento che qualcosa langue!
Grazie Massi di averlo ricordato...
Nelle mie notti insonni incomincio a rivedere qualcosa di buono! Bacio!
Nella, altro cinema, altri contenuti. C'erano idee e voglia di sperimentare. John Landis è tra i grandi del cinema. Può vivere di rendita in termini di risultati. Tu che sei esperta di musica... ti ricordi che fece poi la regia di Thriller con Michael Jackson?
Eliminahahahaha Cassidy, ti giuro che mentre scrivevo il post stavo pensando a te. Lo sapevo, lo sapevo.
RispondiEliminaIvano mio caro enciclopedico amico, è lei, è proprio lei. Sei impagabile.
RispondiEliminaCaposaldo del genere. :-)
RispondiEliminaVero Pirkaf, verissimo.
RispondiEliminaGrazie a te Cassidy. Prendi le recensioni di questo blogghetto come cose scritte da un amatore, non sono un professionista del settore e mi giostro tra il serio e il faceto. Hai citato un FILMONE da niente con "la fuga di Logan", ti ricordi la serie tv che ne è scaturita? Ti è piaciuta? A me non tanto.
RispondiEliminaCapolavorone! La più grande trasformazione da uomo a lupo della storia del cinema!
RispondiEliminaSì Obsidian, ha fatto scuola quella scena grandi effetti speciali, poi vinse l'oscar per il trucco
RispondiEliminaNon sei affatto una voce isolata. Uno di quei film che si amano a prescindere. ;-)
RispondiEliminaCiao Valentina, è vero. A proposito, ti seguo sul blog, complimenti.
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