scrivere per vivere vivere per scrivere

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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

venerdì 14 agosto 2015

I migliori del mondo... diciamolo senza paura ma senza prenderci sul serio... non siamo mica tedeschi

Questo post, subito sotto il cuoricino pacchiano, nasce dopo aver letto un articolo che descrive i pregiudizi che molti stranieri hanno nei confronti dell'Italia e degli italiani. Ora... consapevole dei nostri limiti, degli episodi di cialtroneria, della mala politica e di tutte quelle belle cosine che ci rendono agli occhi di molti una caricatura folckloristica, vogliamo dire finalmente che gli stessi difetti sono abbastanza comuni anche nel resto del mondo? Forse noi siamo autocritici e autolesionisti al punto da sottolineare le nostre stesse mancanze e addirittura avvalorare le critiche che ci vengono mosse, giusto, anche in questo ci dimostriamo intelligenti.
Siamo un Paese di cialtroni, ok, è vero. Siamo il paese della mafia, ok, è vero. I nostri politici sono per la maggior parte dei casi dei farabutti, ok, è vero. Però...
Però, scusate... 
e dico scusate, 
scusate se vi abbiamo portato IL RINASCIMENTO,


 scusate se vi abbiamo inventato IL TELEFONO grazie a Meucci, 


scusate se girate in macchina solo grazie al fatto che Bersanti e Matteucci nel 1853 hanno inventato IL MOTORE A SCOPPIO,
scusate se vi abbiamo regalato IL PIANOFORTE grazie a Bartolomeo Cristofori,

scusate se siamo arrivati ai computer perché il fisico di Vicenza Federico Faggin ha inventato il microchip,

scusate se la prima università del mondo è nata in Italia e precisamente a Bologna nel 1088,

scusate se la maggior parte degli attori e cantanti famosi nel mondo sono di origine italiana,
e non contiamo i nostri Fellini, Antonioni, Rossellini eccetera eccetera eccetera, scusate. I mille scienziati, artisti, eccetera, scusate, 
però fatelo...scusatemi, altrimenti continuo.
Insomma ci sarebbe da scrivere per ore. Giorni. Mesi. Anni. Ere.
Questo impeto di sciovinismo, che per altro non mi appartiene, è solo un gioco, una burla, un invito a non buttarci giù. 
Ce la possiamo fare, ne usciamo dai casini, è già successo. Siamo bravi in questo. I nostri difetti sono le nostre virtù, perché siamo intelligenti, ci adattiamo, ci evolviamo, insomma... 
... scusate se è poco.

Per chi non avesse capito che si tratta di facezie...



© 2015 di Massimiliano Riccardi

21 commenti:

  1. Il mio rapporto con questo strambo Paese a forma di scarpa è sintetizzato in ub bel pezzo di Giorgio Gaber, sono sicuro che lo conosci ;-) Cheers!

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  2. Certo, lui è stato un critico graffiante, spietato, un vero ribelle. Uno dei miei miti. Ma c'era amore nelle sue parole, lo stesso amore amaro e malinconico che hai di fronte a un padre o a una madre disgraziati che ami e speri sempre che cambino. Voglio essere ottimista, voglio. Non posso fare altrimenti, come li guardo in faccia i miei bambini se non credo che a tutto si può rimediare. Ovvio che questo post, spero si sia capito, è solo un gioco... ma scherzando e ridendo...

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    1. ma ridendo e scherzando, Max, ci stai facendo pensare.....
      Se fossimo meno banderuole, nel senso che seguiamo le mode del momento senza chiederci se per noi vanno bene o no, se fossimo più responsabili di ciò che facciamo e diciamo e fanno e dicono quelli che abbiamo delegato per noi, forsele cose sarebbe un po' diverse,
      Ad esempio, non ci prenderebbero per il chiulo con i Marò! Lasciamo stare, va.....

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Io penso che abbiamo le qualità per fare meglio, penso che il retaggio sia importante. Non voglio cedere a quei politici di propaganda che ci vogliono incutere terrore da un lato e farci vedere solo cose negative dall'altro. Anche se non sempre basta, credo nei singoli individui e nella buona volontà. Un risveglio di coscienze sopite che nel loro piccolo operino per il bene. Forse bisognerebbe fermarsi, guardare il baratro che alcuni ci indicano e poi girarsi indietro e guardare da dove veniamo, fare nostro quello spirito e a quel punto.... chi ci ferma...

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    4. Appunto! Bisognerebbe! E bisognerebbe anche accontentarsi un po' di più.Nonn pretendere sempre il tutto e subito. Anche poco per volta come fecero altri prima di noi.
      Le qualità le abbiamo eccome! Però stiamo diventando una nazione di tette e chiuli. Stiamao diventando? Forse lo siamo già!

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    5. Vero Patricia, voglio essere fiducioso, ci provo almeno. Sarà che quando si è genitori subentrano altre cose rispetto al semplice soddisfare i bisogni personali, invecchiando certi valori mi tornano alla memoria.

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  3. Ogni tanto un po' di sano patriottismo ci vuole. :-p

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  4. Ma sì, senza fare i fanatici però. Finché ce la meniamo tra noi ci sta ma che altri di paesi stranieri ci sfottano no !!

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  5. Ahahah! Mi sembri l'emulo di Benigni, che prima o poi di sicuro in televisione ci farà sapere (per 200.000 euro l'ora, ovvio) che Adamo ed Eva in realtà erano italiani ;D

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  6. Ivano, seriamente... ma mi dai una notizia... ma Adamo ed Eva non sono italiani? Adamo Rossi il famoso viticoltore ed Eva Porca la famosa coltivatrice di mele della val di Non ?

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  7. Io invece vorrei che gli italiani fossero più critici, meno mammoni o donnette, a scelta, e soprattutto facessero tesoro delle critiche ricevute, senza trovare SEMPRE scuse (assurde). Non importa se anche altri paesi fanno come o peggio di noi. Importerebbe, piuttosto, cercare di ispirarsi al meglio di ciascuno. Ah, ma poi così le scuse non si potrebbero più accampare!
    Siamo il popolo del "tira a campare" e del "meno peggio", sempre, pure quando siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti.
    Per uscire dai casini, già sarebbe molto se tutti non fossero corrotti e pagassero tasse, emettessero scontrini fiscali ecc. Ma l'italiano si sente legittimato a comportarsi così. Del resto, se una nonna parla del nipote, virtuoso ovvio!, mai dirà che è stato raccomandato per ottenere l'impiego, ma dirà che è "bravo", facendo subito il confronto col nipote dell'amica con cui gioca a carte, che invece ha avuto impiego migliore perché conosce tale persona potente (diciamo, per riferirsi a tutto). Son sempre gli altri, i corrotti, sempre.
    Umiltà, vergogna e altruismo, ecco cosa ci manca, e de brutto!

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  8. Assolutamente Glò se senti la canzone di Gaber che ho messo, per smorzare in qualcuno idee scioviniste, si dice la stessa cosa. Certo è che tra noi possiamo dirci di tutto, ma farmi menare il belino da un tedesco con i danni che hanno fatto e che stanno facendo in europa...no...non lo accetto. Tornando indietro nel discorso, il post è esattamente quello che ho scritto: un gioco, una burla. Provocazione.

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  9. Usando lo stereotipo del "tedesco che fa danni", si cade nel gioco di chi ci vuole tutti in pericolo, in ansia e con la paura alle/delle frontiere. Non c'è tedesco, italiano, francese. Ci sono i poteri, che sono altro dai popoli. Spero che ci sia un risveglio delle coscienze in questo senso.

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  10. Ma certo Glò, ovvio che il post, come specificato più volte, come detto e ridetto, come riconoscibile dai toni, è assolutamente tutto fuorché una lezione di politica economica, è un baloccarsi con i pregiudizi interni ed esterni, facezie. Ti garantisco che non cado in nessun gioco, ho troppi anni e troppo lavoro sul groppone (32 anni di lavoro) per cadere nelle trappolette del politichino di turno.In merito al risveglio delle coscienze, ho preso la mia dose di botte dalla celere durante manifestazioni di lavoratori in epoche dove molti fruitori di internet forse non erano ancora nati o stavano nascendo, quindi figurati se non mi girano i coglioni nel vedere questa situazione. Prendiamo le cose con leggerezza a seconda del contesto. Dico leggerezza e non superficialità. Contestualizziamo, e valutiamo gli ambiti in cui certe affermazioni vengono proposte, il post è un gioco, un "menaggio" come diciamo a Genova,e viva Dio manteniamo uno spirito lieto. Un caro saluto, buon ferragosto.

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    1. Mi riferivo, però, alle tematiche che sono emerse nei commenti.
      La leggerezza del post va benissimo, soprattutto concordo con la chiusa: impiegare energie per cambiare realmente il paese e le persone.

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    2. Vero Glò, ho fatto di tutta un erba un fascio. Ti prego però di credermi se ti dico che tutto nasce dall'amore, non sono uno spirito sopito, anzi. Il tono nazional- popolare e qualunquista era voluto, ho fatto sorridere pure il buon Ivano con cui ho chiacchierato privatamente. Mi ha fatto però piacere la tua testimonianza di ragazza con gli "attributi" che dice la sua. Un abbraccio e di nuovo buon ferragosto.

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    3. Eh ma non era un rimprovero a te! XD Facevo considerazioni generali, più che altro preoccupata dal clima ostile che si sta consolidando nel nostro continente! Poi, io sono una rompipalle, devo sempre dire quel che penso -_- Ahahahahah!
      Ne sanno qualcosa i miei compagni di blog! XD
      Anche a te, buona giornata, visto che lavori :P
      P.S.: la Pat ha dedicato un post ai tuoi auguri di ferragosto, hai visto? ^_^

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    4. Cavoli, no, che bello sto rubando i minuti per correre al pc quando posso, vado a vedere. Un bacione, ciao Glò.

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  11. Visto ora il tuo post che per certi aspetti richiama il mio.
    Però - devo essere onesto - il mio rapporto con l'Italia è controverso. La sento un po' come la mia famiglia: puoi non esserne soddisfatto, puoi aver voglia di mandarla a quel paese, ma se qualcun altro estraneo a essa ne parla male allora divento una belva. Però onestamente non sono soddisfatto del mio paese...

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    1. Ciao Ariano, è più o meno il senso di questo post. Io amo l'Italia, mi fa incazzare, non sono soddisfatto ma la amo. Ho cercato di usare un tono volutamente ironico come a voler dire a chi ci critica da fuori di non rompere le palle e a noi che questa Italia la viviamo di non crogiolarci su glorie passate. Una sfilza di cose belle fatte e la chiosa di Gaber per sancire che non ci sono atteggiamenti sciovinisti nel post. Non a caso ho aperto con un bel cuoricino pacchiano che di più non si poteva, colori bellissimi in cornice cialtronesca... non a caso

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