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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

sabato 8 agosto 2015

UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA - Americani in vacanza: uffa questi europei, dalla Transilvania alla brughiera tutto un pullulare di mostri

Bisogna dirlo, perché è così, dagli albori del cinema il pubblico americano è condizionato dall'idea che la vecchia cara europa sia tutto un pullulare di vampiri, licantropi, mostri di Frankenstein, mummie vaganti, golem, dottori bipolari come Jekyll e chi più ne ha... ne metta. La filmografia è ricchissima, filmoni e filmetti, di tutto un po'.
Ci offendiamo? Naa, se lo scotto da pagare per essere vittima di stereotipi è gustarci molti dei capolavori che Hollywood ci ha regalato... possiamo sopravvivere e superare il trauma.
Nel 1981, un giovane, un trentunenne di Chicago decide di dare una svolta al mondo dell'horror: paura; effetti speciali innovativi per l'epoca; colonna sonora magnifica di Bernstein e con pezzi di Sam Cooke, Van Morrison, Creedence Clearwater Revival; umorismo macabro; azione; make-up artist da premio oscar. Insomma un vero e proprio insieme di fattori destinati a creare un cult della storia del cinema. Quel giovane è John Landis, dopo il grande successo di Animal House e The Blues Brothers, decide di tornare sui suoi passi e memore del gusto che gli aveva procurato il suo film di esordio Slok (horror satirico), del 1973 ma uscito in Italia nell'82, scrive e dirige Un lupo mannaro Americano a Londra
                                 (John Landis saluta la concorrenza: "io sono un genio, voi non lo so")
La trama è persino troppo scontata, addirittura un chiaro riferimento a "Il mastino dei Baskerville", quindi nulla di nuovo sul fronte della narrazione, non ve la racconto, la trovate QUI.
La grandezza di questo filmone, filmaccio, filmissimo, è nella giusta miscela degli elementi che abbiamo elencato prima. Non credo di essere una voce isolata nel deserto se uso ad alta voce il termine CAPOLAVORO. 
Il film ottiene, giustamente, un grosso successo di pubblico. Non voglio annoiarvi con altri dettagli, che per altro sono stranoti e reperibili sul web, voglio solo consigliare 97 minuti di spettacolare e divertentissimo cinema d'autore. Quindi, armatevi di dvd, blu-ray, vecchie vhs e godetevi lo spettacolo... ma sopratutto...guardatevi dalla luna ragazzi.

© 2015 di Massimiliano Riccardi

20 commenti:

  1. Con questo film con me sfondi una porta aperta, anzi, una parete diventa ;-) Lo considero un capolavoro senza sterzo, per me John Landis non è nemmeno un regista,è un Buddha, l'unico in grado di riallinearmi i charka facendomi fare di nuovo pace con il cinema, questo film fa ridere e paura, le due cose (a mio avviso) più difficile da fare al cinema, e poi ci sono i CCR e l'infermiera più sexy di sempre... Guardatesi alla Luna sempre, ma non da questo film ;-) Cheers!

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    1. Se ricordo bene l'infermeria è Jenny Agutter, splendida protagonista in gioventù di quel capolavoro che è Walkabout di Nicolas Roeg.

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    2. hahahaha Cassidy, ti giuro che mentre scrivevo il post stavo pensando a te. Lo sapevo, lo sapevo.

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    3. Ivano mio caro enciclopedico amico, è lei, è proprio lei. Sei impagabile.

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    4. Jenny Agutter era bellissima anche ne "La fuga di Logan" altro titolone ;-) Grazie massimiliano, io sono un Landisiano di ferro, quell'uomo per me è un icona di vita ;-) Cheers!

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    5. Grazie a te Cassidy. Prendi le recensioni di questo blogghetto come cose scritte da un amatore, non sono un professionista del settore e mi giostro tra il serio e il faceto. Hai citato un FILMONE da niente con "la fuga di Logan", ti ricordi la serie tv che ne è scaturita? Ti è piaciuta? A me non tanto.

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  2. Lo ricordo con un certo affetto. Ma anche The Howling (in versione integra) non scherza...

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    1. Si Ivano, ma qui Joe Dante è rimasto fregato da Landis in termini di successo. Non ricordo quale dei due film è uscito prima.

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    2. Non saprei proprio... sono usciti nello stesso anno.

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    3. Vabbè Ivano più o meno, comunque Dante forse è più di nicchia, Landis ha sempre avuto dietro un apparato Hollywoodiano non da poco, quello conta ai fini del successo commerciale.

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    4. Se non ricordo male uscirono quasi contemporaneamente. Per questo ancia oggi si discute su questo punto.

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    5. Povero Dante, sempre un passo indietro.

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  3. ahahaha e come si fa a dimenticarlo e Landis che grande marpione!!
    Quante volte ci ha preso , catturato nella sua rete dalla quale non siamo mai più usciti...e ce ne fossero delle aspettative di questo tipo ..invece sento che qualcosa langue!
    Grazie Massi di averlo ricordato...
    Nelle mie notti insonni incomincio a rivedere qualcosa di buono! Bacio!

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    1. Nella, altro cinema, altri contenuti. C'erano idee e voglia di sperimentare. John Landis è tra i grandi del cinema. Può vivere di rendita in termini di risultati. Tu che sei esperta di musica... ti ricordi che fece poi la regia di Thriller con Michael Jackson?

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  4. Capolavorone! La più grande trasformazione da uomo a lupo della storia del cinema!

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  5. Sì Obsidian, ha fatto scuola quella scena grandi effetti speciali, poi vinse l'oscar per il trucco

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  6. Non sei affatto una voce isolata. Uno di quei film che si amano a prescindere. ;-)

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    1. Ciao Valentina, è vero. A proposito, ti seguo sul blog, complimenti.

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